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Ogni opera pubblicata su questo sito, in quanto frutto della creatività o della cultura dell'autore può essere utilizzata da chiunque liberamente senza scopo di lucro. L'autore esige soltanto che, per rispetto, l'eventuale utilizzatore gliene segnali l'uso, anche mediante e-mail .
Asserendo tale libertà l'autore vuole contestare e contrastare la forte azione speculativa delle Case editrici, produttrici e discografiche e di quegli autori che per il loro stupido senso del diritto d'autore, o per denaro, stanno restringendo l'area della cultura, impedendo e intralciando la circolazione dell'arte e quindi l'arte stessa.
La storia ci insegna che tutti gli artisti, non meno i grandi maestri, da sempre si sono ispirati ad altri artisti spesso anche copiandone o "rubandone" idee, tratti e stili per poi rielaborarli in opere soggettive e nuove, e che la stessa soggettività e novità dell'arte sono fatalmente fondate sulla fruizione e sulla rielaborazione dell'opera altrui.
A questo proposito i primi casi esemplari che mi vengono in mente sono il musicista Handel e i cosiddetti "prestiti", e nella pittura lo stesso pioniere realista Giotto quale immenso debitore del suo maestro Masaccio verista. Nella scultura questo è ancor più evidente se pensiamo che non esisterebbe l'arte romana senza l'arte greca; per non parlare poi dei baffi alla Gioconda e di tutti quegli artisti che accampano i loro diritti sull'esistenza di altri artisti e che tuttavia neanche in questo caso si possono considerare "plagiatori" o "ladri", ma tutt'altro!
In conclusione, si potrebbe affermare per esteso che neanche l'autore abbia il diritto di impedire o intralciare l'ispirazione creativa che le sue opere possono suscitare negli altri, sia che si tratti di semplici fruitori o di meravigliosi utilizzatori definibili "ladri". A meno che ciò non avvenga per vili fini di lucro.
Poetainazione(Massimiliano Gusmaroli )